Chi può donare sangue? e altre domande frequenti.
Chi può donare sangue intero
Può donare ogni individuo in buona
salute, di età compresa fra i 18 ed 65 anni. A
giudizio del medico, può essere consentita la donazione a persone di età superiore
ai 65 anni, così come l’ammissione alla prima donazione di una persona di età
superiore ai 60 anni eccezionalmente fino a 70 anni se il donatore non assume
farmaci in maniera cronica, non soffre di malattie quali ipertensione e
dislipidemie, con elettrocardiogramma (ECG) annuale normale.
Il
peso del donatore non deve essere inferiore ai 50 kg.
Al donatore devono essere riscontrati buoni
parametri di:
· Pressione arteriosa
· Pressione massima (sistolica) fino a 180 mmhg
· Pressione minima (diastolica) fino a 100 mmhg
· Polso arterioso ritmico, compreso tra 50 e 100
battiti al minuto.
Il livello minimo di emoglobina per
donare sangue intero verificato alla digitopuntura è 12,5 g/dl nelle donne e
13,5 g/dl negli uomini; ferrettina nei limiti di riferimento.
Per
la donazione di plasma, i livelli di emoglobina sono 11,5 g/dl per le donne e
12,5 g/dl per gli uomini, anche con valori di ferretina sotto il range di
riferimento
Non esistono categorie di persone escluse dalla donazione, ma
nella selezione del donatore sono valutati i comportamenti individuali che
possono risultare a rischio.
I donatori di
sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto ad
astenersi dal lavoro per l’intera giornata in cui effettuano la donazione,
conservando la normale retribuzione per l’intera giornata lavorativa.
Consigli per il giorno precedente la donazione
Evitare sforzi fisici intensi e pasti
abbondanti e limitare fattori che potrebbero determinare possibili aumenti delle
transaminasi (legate alla funzionalità del fegato).
Si sconsiglia la donazione
in caso di particolare stanchezza.
Consigli per il giorno della donazione
E’ consigliabile fare una leggera
colazione con:
· tè o caffè zuccherati, succhi di frutta;
· fette biscottate, biscotti secchi;
· frutta, marmellata o miele
Evitare:
· latte e derivati del latte;
· cibi contenenti grassi in gener.
Non è necessario
presentarsi a digiuno. È inoltre consigliabile bere acqua a sufficienza per
potersi presentare idratati alla donazione.
Quanto sangue viene prelevato
Il volume del prelievo di sangue intero è stabilito in 450 millilitri: il quantitativo è stato determinato in modo da garantire, contemporaneamente, una adeguata preparazione degli emocomponenti (concentrati di globuli rossi, piastrine, plasma) e l’assenza di complicanze per il donatore. Il prelievo del sangue dura tra i 5 e i 10 minuti ed è del tutto innocuo, in quanto effettuato con materiale sterile e monouso.
Al momento della
raccolta vengono prelevati anche campioni di sangue per i controlli previsti
dalla legge sulle unità di sangue.
Ogni quanto tempo si può donare
Per il sangue intero il numero massimo di donazioni non può
essere superiore a quattro volte l’anno per gli uomini e due volte per le donne
in età fertile.
L’intervallo minimo
tra due donazioni di sangue intero è pari a novanta giorni. Sono previste,
invece, frequenze maggiori ed intervalli ridotti per le donazioni in aferesi di
plasma e/o piastrine.
Cosa può succedere appena donato
Durante o dopo la donazione,
il donatore può accusare cali della pressione arteriosa, stanchezza e, in rari
casi, svenimenti.
Si possono verificare reazioni
avverse quali: prelievo
difficoltoso, ematomi. In caso di tali reazioni avverse è opportuno contattare
il servizio trasfusionale.
Come viene conservato il sangue
Il sangue del
donatore viene prelevato in sacche di plastica sterili contenenti appositi
anticoagulanti e conservanti. Le sacche di globuli rossi (emazie) vengono
conservate in frigoemoteche a una temperatura media di 4°C. Il plasma viene
conservato a -30°C. I concentrati piastrinici vengono tenuti a 22°C su appositi
oscillatori che favoriscono gli scambi gassosi per 5-7 giorni: le piastrine, a
differenza delle emazie e del plasma, devono essere dunque trasfuse ai pazienti
in tempi brevi.
Per quanto tempo si può conservare il sangue
Dato che i globuli rossi si deteriorano con l’invecchiamento e perdono la loro capacità di trasportare ossigeno, devono essere trasfusi entro 42 giorni dal prelievo. I globuli rossi, in casi particolari, possono essere congelati e conservati a bassissima temperatura anche più a lungo.